Benvenuti in questo tutorial dedicato a un tema molto importante: come postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio.

Si tratta di un passaggio molto importante per la resa finale della foto, ma anche molto delicato. Perché se viene fatto in maniera approssimativa o esagerata, porta ad avere risultati non realistici.

Come postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio

Postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio

In realtà questo tutorial si occupa soprattutto di “cosa non fare” o “dove non esagerare” quando andiamo a postprodurre il cielo. Perché il cielo dovrebbe sempre essere lavorato in maniera armonica e consequenziale con il resto della foto.

E non come una cosa “separata” e scollegata dal resto.

Poi sappiamo bene che vi sono situazioni nelle quali è necessario – o semplicemente utile dal punto di vita visivo – dare una “spintarella” al cielo. E questo è perfettamente accettabile.

Ma va fatto sempre con ragione e testa, non solo inseguendo l’effetto speciale per prendere like (peraltro da chi non sa nulla di fotografia).

Vediamo quindi, come primo passo, quali sono le situazioni generali che possiamo incontrare nella fotografia di paesaggio.

Come postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio

Come postprodurre il cielo

In linea di massima possiamo avere cielo:

  • pulito azzurro e senza nuvole
  • azzurro terso, ma con nuvole
  • velato, tendente ad azzurro ma con foschia
  • grigio coperto, con o senza nuvole evidenti

Poi abbiamo il rapporto del cielo con il sole, che può essere:

  • sole pieno
  • tramonto o alba con sole visibile
  • tramonto o alba senza sole
  • crepuscolo o aurora

Il tipo di cielo determina le forme e gli spazi con luce/ombra, mentre il sole determina il colore.

Vediamoli nel dettaglio con le relative indicazioni per postprodurre il cielo.

Cielo azzurro pulito e senza nuvole

Il caso più semplice, anche perché è una situazione che – fotograficamente – andrebbe evitata. Nel senso che il cielo azzurro pulito è solo un grande vuoto, per cui non esiste motivo di includerlo in maniera ampia in una foto.

Se la scena è illuminata dal sole, non ci sono problemi. Al massimo si può saturare un po’ il cielo usando:

  • contrasto
  • luminosità del blu HSL
  • blu nei colori nativi

Se invece la scena è in ombra, o con sole molto radente, di solito si sarà sovraesposto in fase di scatto. Quindi avremo terreno ben esposto ma cielo molto chiaro.

Come postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio

Se invece non si sovraesposto scattando, allora è normale che in PP si cercherà di schiarire il terreno, ma questo porterà ad avere un cielo scialbo. Per cui dobbiamo poi scurirlo.

I metodi sono gli stessi di prima, ma con tanta attenzione a non creare una situazione irreale.

Possibile errore

L’errore in questo caso è avere un terreno tanto luminoso con un cielo tanto scuro. Non credibile.

Cielo azzurro terso, ma con nuvole

Si chiama “cielo frazionato” ed è il più bello fotograficamente. La situazione del cielo blu è la stessa di prima, ma con l’aggiunta di candide nuvole, che sono – lo ricordo – oggetti bianchi, quindi molto luminosi.

Spesso le nuvole, o parti di esse, vengono sovraesposte nello scatto. A maggior ragione lo diventano quando – per qualche ragione, in fase di scatto o PP – andiamo a sovraesporre la scena.

Esse aggiungono quindi difficoltà alla nostra PP.

Quello che si tende a fare di solito è aumentare il contrasto del cielo, e scurire il blu, per renderne più netto il drammatismo visivo.

Scurire il cielo

Quando scuriamo il cielo in maniera corretta potrebbe darsi però che le nuvole restino ancora sovraesposte. Se scuriamo ancora il cielo rischiamo di rendere poco naturali tanto le nuvole quanto il cielo.

Nel caso esse fossero troppo luminose le dobbiamo rendere meno luminose usando la regolazione “luci” (su tutta la scena o con gli strumenti locali), piuttosto che scurire ulteriormente il cielo.

Ricordate sempre che aumentare il contrasto della scena porta a un aumento del candore delle nuvole, quindi della sovraesposizione nelle loro aree più chiare.

Possibile errore

Uso esagerato della funzione “luci” in termini di riduzione delle zone chiare sulle nuvole. Abbassare troppo le luci porta alla creazione di brutte aree grigie o nere sul bianco.

Cielo velato, tendente ad azzurro ma con foschia

Una delle situazioni più comuni nelle belle giornate. L’umidità dell’aria è alta e crea un velo azzurro di foschia, sia verso l’orizzonte che verso l’alto. I colori sono più tenui che in pieno sole, così come il contrasto della scena è ridotto.

Di solito gli interventi classici in PP sono quelli per aumentare il contrasto, rafforzare i colori e ridurre la foschia.

Possibile errore

Uno degli errori più comuni è quello di esagerare con il rafforzamento dei colori (usando vividezza e/o saturazione).

Dimenticando infatti che la foschia è blu/azzurra e se rafforzate così i colori non fate altro che dare una forte dominante bluastra alla scena.

Anche la riduzione della foschia con il parametro apposito (riduci foschia), se esagerato, porta a una esaltazione innaturale di tutti i colori tranne appunto il blu, ma anche a una eccessiva chiusura di ombre e neri, che vanno poi riaperti.

Anche il contrasto agisce sulla forza dei colori

Cielo grigio coperto

La situazione peggiore per un paesaggio, ma almeno quella meno difficile da gestire in PP. Qui spesso la cosa che si tende a fare è rendere più drammatico il cielo, se sono presenti nubi.

L’arma usata è spesso la chiarezza, oltre al contrasto.

Possibile errore

Forzare eccessivamente uno di questi due parametri porta a situazioni irreali.

Vediamo ora gli interventi di PP in riferimento al sole

Sole pieno di giorno

Se abbiamo un sole puntiforme in un cielo azzurro, pulito o con nuvole, la tentazione è sempre quella di renderlo netto come una sfera luminosa. Questo si ottiene eliminando il bagliore che si trova attorno.

Ora, se la foto è abbastanza scura, allora basta un leggero (o moderato) intervento su “luci” per ridurre a blu l’alone luminoso attorno al sole e ricondurlo a sfera perfetta.

Possibile errore

Ma se la foto è più sovraesposta, e il nostro sole è quindi una chiazza luminosa piuttosto che un punto, fate molta attenzione alla riduzione luci, perché rischiare di creare un mostro alieno.

Tramonto o alba con sole visibile

Si tratta di una evoluzione della situazione precedente in cui però appare forte il fattore colore. Tramonti e albe sono caratterizzati dal colore, che va dal giallo scuro al rosso.

Siccome l’abbiamo fotografato proprio per il suo colore è ovvio che la prima cosa che cercheremo di fare nel postprodurre il cielo sarà esaltare questo colore.

Possibile errore

Qui la riduzione luci per rendere il sole perfettamente tondo è ancora più pericolosa rispetto al caso precedente. Perché crea artefatti colorati attorno alla nostra stella, che sono ancor più evidenti che sul cielo blu.

Altri due errori frequenti sono l’enfatizzazione innaturale del colore, o l’uso esagerato del bilanciamento del bianco spinto verso ombra o nuvoloso, che rende tutto troppo colorato.

Tramonto o alba senza sole + crepuscolo o aurora

Li trovate raggruppati tutti insieme perché sono tutte situazioni in cui quello che conta è il colore del cielo. Anche qui la PP generale tende a rendere più vivo il colore.

Possibile errore

L’errore classico è quello di enfatizzare eccessivamente i colori arrivando a situazioni fuori controllo, ossia non reali.

Postprodurre il cielo: interventi ed errori comuni

Vediamo ora in maniera dettagliata quali sono gli interventi più comuni nel postprodurre il cielo sulla fotografia di paesaggio. Come farli bene. E quali gli errori da non commettere.

Ridurre la luminosità del cielo

Un cielo troppo luminoso può essere reso più scuro agendo su vari parametri:

  • luci
  • riduci foschia
  • colori HSL / luminosità del blu

Meglio agire leggermente su più parametri che radicalmente su uno solo. Si può agire sull’intera foto, quando questo non danneggi altre zone dell’immagine, oppure solo sul cielo usando un filtro graduato.

Una soluzione ideale è quella di creare una selezione al confine terra/cielo, sfumarla abbondantemente e poi applicare le regolazioni al solo cielo. Questo crea una naturale graduazione di passaggio.

Può capitare che però ci siano situazioni con elementi del terreno (montagne, edifici, etc.) che “entrano” nel cielo.

Ciò complica di molto le cose perché – andando a fare interventi pesanti sul cielo – esiste il rischio di creare aloni innaturali lungo il confine terra/cielo.

In questo caso non si può usare la scelta della semplice selezione sfumata, ma serve una lavorazione (sempre basata su selezioni) molto più complessa.

Una valida alternativa di ripiego sono i filtri graduati di Camera RAW/LR, usandoli però con “inizio” molto in alto.

Come postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio
Classico errore di riduzione della luminosità del cielo, che diventa non realistico rispetto al riflesso.

Ridurre la luminosità delle nuvole

Questo è un intervento che di solito si fa con la riduzione di luci, ma bisogna stare molto attenti a non esagerare creando zone grigie, che si originano dove il bianco bruciato non recupera più nulla nonostante la PP.

Meglio applicarla localmente con un pennello e non su tutta la foto.

Ridurre la foschia

Per abbattere la velatura azzurra della foschia si ricorre generalmente all’apposita funzione riduci foschia, ma ricordate sempre che essa provoca

  • aumento del contrasto
  • chiusura delle ombre
  • saturazione del colori

Si consiglia di applicarla con moderazione alla foto intera e poi eventualmente riapplicarla, sempre con moderazione, su zone specifiche. Questo piuttosto che fare un intervento radicale generalizzato.

Una volta applicata, recuperate però le ombre aprendole, riducete la saturazione (generale o mirata con HSL) e se necessario abbassate un po’ il contrasto. Serve per riportare la foto a un aspetto naturale una volta ridotta la foschia.

Come postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio

Schiarire il terreno

Qualcuno si chiederà come mai parliamo di terreno in un tutorial sul cielo. Ma la risposta è ovvia. Spesso nelle foto di paesaggio si interviene sulla foto intera per schiarire il terreno risultato troppo scuro.

Va benissimo, ma ricordate che farlo sull’immagine intera coinvolge poi anche il cielo.

Se dovete farlo usate il comando ombre, ma con moderazione, perché aprirle troppo può creare un brutto artefatto (bordo scuro) lungo il confine tra terra e cielo, e spesso anche tra zone del terreno con luminosità diversa.

Meglio applicarlo in maniera differenziata: solo un po’ sul generale e poi un ancora ma col pennello solo nelle zone molto scure.

Questo evita di dover poi lavorare il cielo per chiudere quelle ombre.

Come postprodurre il cielo nelle foto di paesaggio

Saturare il colore

Uno degli interventi più classici che riguarda il cielo nelle foto di paesaggio coinvolge il colore. Soprattutto quando abbiamo a che fare con tramonto, alba, crepuscolo e aurora.

In queste situazione il colore fa da padrone ed è naturale che in PP si cerchi di farlo uscire al massimo.

Il primo intervento è quello del bilanciamento del bianco. Da luce diurna a ombra, o nuvoloso è un attimo. Va bene, ma sempre con cautela e verificando che la scena non diventi irreale.

Non guardate solo quello che accade sul cielo, osservate tutta la scena.

Una azione molto efficace, ma da dosare davvero con grande cura, è quella sui colori primari. Per la precisione sul cursore saturazione e non su bilanciamento. E nello specifico su quello del blu. Provate e osservate come cambia la vostra scena.

Vi ricordo che i colori primari non sono quelli di HSL, ma quelli del pannello con il simbolo pellicola su Camera RAW.

Aumentare il contrasto

Per dare più vita e tridimensionalità a una foto di agisce sul contrasto. Sia macro (funzione contrasto) che micro (funzione chiarezza, che oggi è scorporata dalla texture).

Naturalmente questi due parametri non sono del tutto indolori in termini di effetti collaterali sulla foto. Soprattutto la chiarezza. Essa crea infatti degli artefatti molto evidenti nelle aree di confine tra zone di luminosità diversa, e in particolare lungo il confine terra/cielo.

Usatela, ma dosatela con molta cura. Meglio se selezionate le aree dove applicarla e sfumate adeguatamente.

Gli artefatti generati dell’eccesso di “chiarezza

Aggiungere colore

Non si dovrebbe fare, ma molti lo fanno, per cui tanto vale parlarne. Di solito si fa per esaltare situazioni di tramonto/crepuscolo che non hanno offerto colori convincenti al momento dello scatto.

Quindi, siccome ci piace comunque quella foto decidiamo di aiutarla un po’.

Ci sono tanti modi per aggiungere colore a una foto. Si va dal falsare il bilanciamento del bianco, come abbiamo visto poco sopra, all’uso della funzione “divisione toni”.

Essa permette di aggiungere una dominante di colore specifiche tanto alle luci quanto alle ombre, separatamente, e anche di bilanciarle. Si possono scegliere il tono della dominante e la sua intensità.

Funziona, ma va usato con estrema cautela perché può fare grossi danni, trasformando la nostra foto in una specie di mondo alieno.

Evitate di aggiungere colore con la temperature di colore della luce (cursore giallo/blu) o peggio con quella del tono (verde/rosso). Così come evitate di usare i colori HSL.

Semmai potete lavorare in maniera più incisiva sui colori nativi. Ma anche qui fate molta attenzione agli eccessi e agli artefatti di colore che si possono creare.

Errori peggiori nella postproduzione del cielo

Gli errori peggiori che si possono fare nella postproduzione del cielo nelle fotografie di paesaggio riguardano la creazione di immagini del tutto innaturali.

Soprattutto quando vengono fatte:

  • lavorazioni molto spinte che creano evidenti artefatti nelle zone di confine tra terra e cielo
  • riduzione esagerata di luce che rende nuvole e/o sole circondati da aloni colorati o con chiazze grigie
  • apertura esagerata di ombre che provoca bordi scuri nelle zone di contatto tra diverse luminosità
  • aggiunta di colore al cielo che però non trova riscontro altrove nella foto

Questo lo spiego meglio perché è uno degli errori più brutti che si possano vedere nel postprodurre il cielo. Sono molto più evidenti quanto sotto al cielo si trova acqua, come mare o lago.

Se per esempio avete aggiunto colore a un cielo di tramonto che era assai slavato e piatto, vi troverete con un suo riflesso sull’acqua che è scialbo come in origine.

Perché avete aggiunto colore al cielo ma non al suo riflesso.

Errore molto evidente

Un terreno non credibile a destra, a sinistra il RAW.
Una eccessiva aggiunta di colore, ma almeno fatta in modo da rendere credibile il terreno.

Anche se non avete acqua sotto, anche il semplice terreno svela lo stesso problema, anche se in maniera minore.

Il problema si presenta tale e quale se invece di aggiungere colore avete modificato radicalmente l’esposizione.

Sottoesporre radicalmente il cielo per renderlo molto aggressivo visivamente crea una situazione non reale, perché sotto avrete il terreno originale, piatto e senza contrasto.

Conclusioni

Qualsiasi intervento facciate per postprodurre il cielo di una fotografia di paesaggio dovete sempre verificare che il risultato finale sia credibile e realistico.

Errori

Cielo colorato artificialmente e terrenorimasto originale. Impossibile che il terreno e la nebbia non abbiano una dominante arancione.
Colore aggiunto in maniera eccessiva, esaltazione della saturazione e riduzione foschia.
Cielo scurico e terreno schiarito, entrambi in maniera eccessiva.
Categories: Tecnica