Una volta individuato il cavalletto fotografico che fa per voi, ecco arrivare il secondo problema: come scegliere la testa del treppiedi?
Si, perchè la “testa” del cavalletto fotografico è una scelta altrettanto importante, tanto quando il treppiedi. Ma vediamo innanzitutto due cose su questo elemento.
Primo: che cosa è la “testa” e a cosa serve.
Secondo: quale testa NON comprare.
A cosa serve la testa del treppiedi
Il treppiedi, detto anche cavalletto fotografico, lo abbiamo sviscerato ampiamente nel nostro tutorial e a esso vi rimando. Ma da solo è soltanto un supporto fisso.
Stabile ma privo di quella capacità di movimento della fotocamera, ossia la possibilità di puntarla in qualsiasi direzione, che è essenziale per la fotografia.
Infatti, tutti i treppiedi culminano in alto con una vite. Se ci “avvitate” la vostra fotocamera essa rimarra ben stabile, ma fissa puntando un una sola direzione.
Per cambiare direzione dovrete spostare il treppiedi: scomodo ma fattibile. Se però volete puntare verso l’alto la cosa diventa molto più difficile; potreste cambiare lunghezza delle gambe, ma è una impresa ardua. Se poi volete inquadrare il formato verticale… siete spacciati.
Ecco perchè su quella vite va avvitata una “testa“.
La testa da treppiedi può avere varie forme e sistemi di movimento, ma sostanzialmente è un insieme di elementi meccanici che permette di orientare la “piastra” – ossia la parte superiore sulla quale si avvita la fotocamera – in qualsiasi direzione. Quindi di inquadrare un soggetto in qualsiasi punto dello spazio.
I movimenti della testa del treppiedi
I movimenti della testa sono 3:
rotazione rispetto al piano
inclinazione fronte-retro
inclinazione destra-sinistra
La loro combinazione permette quindi di orientare la fotocamera in un qualsiasi punto.
La rotazione (rispetto al piano del cavalletto) serve a evitare di dover muovere il treppiedi stesso per puntare a destra o sinistra.
L’inclinazione fronte-retro serve a puntare più in alto o più in basso (rispetto al piano del cavalletto).
L’inclinazione destra-sinistra serve invece a orientare la fotocamera per inquadrare verticale oppure orizzontale, ma anche per compensare eventuali inclinazioni del piano del cavalletto rispetto al terreno o all’orizzonte.
Per “piano del cavalletto” intendiamo il piano della piastra del treppiedi.
Detto questo, andiamo subito a vedere il secondo punto cui abbiamo accennato all’inizio, ossia quale testa NON comprare.
Quale testa NON comprare
Esistono in commercio delle teste per treppiedi dette “teste video”, che (come spiega anche il nome) servono esclusivamente per riprese video e non per fotografia. Si riconoscono per la presenza di una lunga leva che serve a regolare inclinazione fronte-retro. Queste teste sono del tutto inadatte per la fotografia in quanto mancano del movimento di inclinazione destra-sinistra. Questo perchè le riprese video avvengono sempre in modalità orizzontale; quindi sono necessari solo il movimento di rotazione e quello di inclinazione fronte-retro.
Queste teste molto spesso sono presenti (in maniera fissa, ossia strutturamente tutt’un pezzo con il cavalletto) sui treppiedi economici, quelli cinesi per capirci. NON comprateli, perchè tentare di fare foto con essi porta solo stress e frustrazione.
Tipi di teste fotografiche
Vediamo ora quali sono le teste fotografiche, ossia studiate per avere i tre movimenti che ci servono. In linea di massima esistono due grandi famiglie di teste:
teste a 3 assi
teste a sfera
Le teste a 3 assi, come dice espressamente il nome, hanno tre meccanismi separati e indipendenti per ciascuno dei tre movimenti (rotazione, inclinazione fronte-retro, inclinazione destra-sinistra). Sono quelle che meglio permettono una regolazione fine di ciscuna delle tre posizione, proprio perchè le gestiscono in maniera indipendente. Esistono ovviamente vari modelli caratterizzati da diversa portata in termini di peso, ma anche di gestione del movimento e del suo serraggio.
Le teste a sfera invece hanno un singolo snodo, incardinato appunto su un giunto centrale a sfera, per gestire tutti e tre i movimenti. Inoltre, alcune hanno anche un movimento aggiuntivo indipendente per la rotazione. Sono certamente più rapide delle 3 assi, ma meno precise e comode per certi tipi di fotografia. Le teste a sfera possono avere un meccanismo di serraggio semplice (con una leva o vite che bloccano la sfera), oppure più ergonomico con una specie di impugnatura a forma di pistola (detta appunto pistol-grip), dove il grilletto ha la funzione di rilasciare il serraggio della sfera e permetterne il movimento.
Scegliere la testa del treppiedi: sfera o 3 vie
Quale dei due sistemi preferire per scegliere la testa del treppiedi? Qui vale sempre la regola che non esiste quella perfetta, ma quella adatta a voi.
Analizziamo quindi rapidamente pro e contro dei due tipi di meccanismo.
La testa a 3 vie è molto precisa, proprio perchè ha movimenti separati, quindi si rivela molto utile se fate fotografie nelle quali è importante la messa in bolla della fotocamera.
Oppure se dovete fare movimenti ripetuti in una direzione mantenendo l’orizzontalità. O ancora se dovete spostare il cavalletto e inquadrare ogni volta con precisione un punto (come negli hyperlapse).
La testa a sfera è più agevole e soprattutto veloce, concentrando tutti i movimenti in un solo gesto. Si adatta per foto sportiva, naturalistica, reportage, street, quindi tutti gli usi in cui non conta troppo la precisione dell’inquadratura ma la velocità di spostamento della fotocamera. In questo caso l’impugnatura pistol-grip è ancora meglio, data la sua ergonomicità.
Caratteristiche da valutare per scegliere la testa del treppiedi
Oltre al tipo di movimento, ci sono anche altri elementi che dobbiamo valutare nello scegliere la testa del treppiedi. Essenzialmente sono due, e per la precisione il peso massimo che la testa può reggere e il tipo di attacco della fotocamera.
Peso massimo sostenuto
Il peso massimo supportato da una testa è indicato sempre nelle specifiche tecniche, se non lo trovate… non la comprate. Peso max non vuol dire ovviamente che se mettete un grammo in più la testa si spacca. Indica il peso per cui è garantito il perfetto funzionamento della testa.
Attacco della fotocamera
L’attacco della fotocamera alla testa è una di quelle cose di cui nessuno si preoccupa… fino al momento in cui acquista un secondo corpo macchina.
Le teste economiche hanno solo una vite con passo standard sulla piastra e ad essa viene avvitata la base della fotocamera; chiaro che se dovete cambiare fotocamera dovete svitare la prima e avvitare la seconda ogni volta.
Esistono quindi le teste per treppiedi con “attacco rapido”, ossia con la piastra che invece della vite standard hanno un meccanismo di aggancio-sgancio rapido di un blocchetto metallico che reca la famosa vite standard per avvitarci la fotocamera.
Il meccanismo di uso è semplice e intuitivo: il blocchetto si avvita sotto la fotocamera – anzi, uno sotto ciascuna fotocamera (o tele) – e poi basta sbloccare uno e bloccare il nuovo per cambiare fotocamera.
Una testa a sfera senza attacco rapidoUna testa a sfera “pistol grip” con attacco rapido
Ovviamente le teste con sgancio rapido costano di più ma se avete due corpi macchina si tratta di una sana scalta.
Come aggiungere lo sgancio rapido a una testa normale
Se la vostra testa è di tipo normale, con la sola vite, una buona soluzione è quella di montare un adattatore per sgancio rapido. Si può usare perfettamente questo eccellente e robusto elemento Manfrotto.
Aziende produttrici e marchi
Come marchi, naturalmente anche nel campo delle teste fanno da padrone i due grandi nomi che regnano nel mondo dei treppiedi, ossia Manfrotto e – in misura minore – Gitzo. Abbiamo poi degne rappresentanze di Feisol, Benro, Vanguard, Cullmann (forte soprattutto nelle teste a sfera).
Dei prodotti entry level dalle caratteristiche interessanti per il rapporto qualità/prezzo sono quelli della Andoer.
Materiali
Ultima nota sulla scelta della testa per treppiedi riguarda i materiali, che sono generalmente plastica (di qualità più o meno buona a seconda del produttore e dell’economicità del prodotto) e leghe metalliche.
Teste speciali
Esistono poi delle teste speciali destinate a usi particolari che, ovviamente, si acquistano solo se fate davvero quel tipo di fotografia in maniera estensiva e continua, anche perchè hanno costi molto alti.
Si tratta delle:
teste con movimento a cremagliera
sono teste a 3 vie che al posto delle leve di serraggio e movimento sui singoli assi hanno delle “viti” con pomello che permettono di eseguire i tre movimenti in maniera continua e molto fine
teste panoramiche
sono teste speciali usate per eseguire in maniera impeccabile le serie di scatti necessaria ricostruire poi una foto panoramica
teste livellanti
sono in realtà delle basi da montare sotto le normali teste per “livellarle”, ossia metterle perfettamente in bolla indipendentemmente dal cavalletto.
teste a culla per tele
sono delle speciali teste a forma di culla, realizzate per sostenre e bilanciare al meglio il movimento dei tele e soprattutto dei pesanti super tele
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Giovanni LattanziCorsi e workshop di fotografia - Giovanni Lattanzi - Corsi e workshop di fotografia · 31 Gennaio 2019 at 15:40
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