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Le unità flash, incorporate nella fotocamera o esterne, funzionano facendo passare una scarica elettrica ad alto voltaggio in un tubo pieno di gas rarefatto: questo causa un intenso e brevissimo (nell’ordine dei milionesimi di secondo) lampo di luce. Il flash serve per fotografare al buio, ma anche per bilanciare la gamma di luminanza e per congelare il movimento. I flash incorporati in praticamente tutte le fotocamere compatte, molte dSLR e perfino nei cellulari sono compatti, maneggevoli e sempre disponibili. Consumano però la batteria della fotocamera e il tempo di ricarica tra un lampo e l’atro è più lento rispetto alle unità flash più grandi.

Lo svantaggio principale è che il flash è molto vicino all’obiettivo e la sua luce non giova al soggetto; inoltre può causare anche occhi rossi. Il flash incorporato è quindi utile più che altro come luce di riempimento per bilanciare il controluce e schiarire le ombre.

Luce a portata di mano

Per maggiore versatilità e migliori risultati, usate un flash accessorio che si fissa a un attacco sulla parte superiore della fotocamera, disponibile sulle dSLR e sulle compatte più evolute. I flash accessori o a contatto calco sono molto più potenti di quelli integrati e si ricalcano piú velocemente; alcuni dispongono anche di testa inclinabile, per l’uso di riflesso, e di zoom per adattarsi all’obiettivo. E’ importante controllare che l’unità flash che acquistate sia adatta alla fotocamera: alcuni modelli hanno attacchi specifici per cui la sincronizzazione funziona solo con unità compatibili. Per risultati ancora migliori, si può usare il flash separato dalla fotocamera, che dà la libertà di dirigere la luce dove si desidera. La fotocamera e il flash devono in ogni caso comunicare tra loro perché la luce lampeggi quando l’otturatore è completamente aperto. Alcuni sistemi usano un cavo che collega l’unità flash all’attacco della fotocamera o a un’altra presa. Altri hanno un collegamento wireless con un ricevitore montato sull’attacco o incorporato alla fotocamera: è la soluzione più pratica anche se, nel caso ci sia una folla di fotografi nei paraggi, c’è il rischio che qualcuno saltare il vostro flash.

Nozioni di base sull’esposizione con il flash

Il trucco per capire come funziona il flash è ricordare che tutte le esposizioni che lo prevedono sono determinate da due fonti di luce distinte. Una è quella proveniente dal flash stesso, l’altra è la luce ambiente, o disponibile, presente mentre il sensore è esposto e riceve la luce. Se la luce é scarsa e il tempo di esposizione beve (in genere 1/60 di secondo o meno) il contributo della luce ambiente è minimo. In questo caso lo sfondo risulta scuro e prevale l’apporto del flash. Se impostate un tempo di esposizione maggiore (più di 1/8 di secondo), il sensore riceve più luce ambiente, che darà un contributo maggiore all’esposizione. Si tratta del cosiddetto ‘drag shutter’, che permette di creare un effetto mosso con alcuni elementi mentre ciò che viene illuminato direttamente dal flash risulta nitido. Allo stesso tempo, la luce ambientale esprimerà meglio le sue qualità, ammorbidendo le ombre e aggiungendo il suo colore all’illuminazione complessiva.

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