La fotografia secondo Daniele Lanci
D. Quando e come ha scoperto la fotografia?
R. per caso facendo alcune foto alla mia futura moglie in vacanza 10 anni fa.
D. Ci racconti il suo primo approccio a quest’arte:
R. iniziai fotografando il matrimonio di mia cugina e da li non mi sono più fermato.. (oltre 50 servizi nazionali e internazionali l’anno) oltre a servizi fotogiornalistici di stampo sociale.
D. Ricorda la sua prima foto?
R. si.. a Venezia, trovata e rivista anni dopo in un cassetto, sembrava una cartolina e invece l’avevo scattata io con una kodak a pellicola durante una gita alle medie..
D. Qual è stato il suo percorso di crescita e apprendimento dell’arte fotografica?
R. Ho svolto un corso di reportage presso un vincitore del world press photo poi tanto autodidattica, internet, vedere e rivedere centinaia di volte le foto più belle di tutti i più grandi fotografi di fama mondiale.
D. E quali le sue tappe più significative?
R. Sicuramente il corso di reportage poi da li la scoperta dell’amore per questo tipo di ambito fotografico per poi applicarlo alla fotografia di matrimonio e non solo.
D. Cosa rappresenta per lei la fotografia in termini emotivi?
R. Emozioni. Emozioni in bianco e nero soprattutto
D. Fotografa per lavoro o per diletto?
R. Fotografo professionista
Maestri e grandi fotografi per Daniele Lanci
D. C’è stato un incontro con qualcuno che si rivelato importante per la sua crescita?
R. Incontri virtuali e non, su tutti, Paolo Pellegrin, Alex Webb, Vittore Buzzi, Carlo Carletti, Alex Majoli, Elliott Erwitt, Pep Bonet, Francesco Zizola e Cartier Bresson tanto per citarne alcuni..
Gli scatti di Daniele Lanci
D. Cosa le piace fotografare?
R. Sicuramente le emozioni delle persone in tutte le loro sfaccettature, gioia dolore rabbia tensione..
D. Qual è il suo soggetto preferito?
R. Le persone contestualizzate in un ambiente o in una situazione specifica.
D. E il genere?
R. fotogiornalistico, reportage documentaristici di tutti i generi ma soprattutto con temi sociali.
D. Ci racconti il suo concetto di inquadratura:
R. Uso grandangoli medio corti dal 35 a scendere 28, 24, 20 e 16, mi piace molto essere vicino al soggetto per far entrare nella scena anche l’osservatore della foto. Ma abbino volentieri un tele sul secondo corpo macchina per il ritratto o per situazioni dove non posso avvicinarvi.
D. Che tipo di luci preferisce?
R. Naturale, difficilmente lavoro con flash o faretti. Anzi direi che il 95% delle mie foto sono tutte a luce naturale.
D. Usa il bianco/nero con il digitale? Se sì, ci parli di questa tecnica e di come la interpreta.
R. E’ il mio cavallo di battaglia. Adoro il bianco e nero, denso contrastato con forti neri e bianchi luminosi. Non mi piace quel grigio piatto che di solito si vede. Con il bianco e nero siamo andati subito d’accordo, valorizza le mie immagini e le emozioni che trasmettono.
Daniele Lanci e la post-produzione
D. La sua opinione sulla post-produzione:
R. E’ la prosecuzione dello scatto. Con il digitale è fondamentale come lo era la camera oscura per la pellicola.
D. Quali sono, secondo lei, i limiti etici alla post-produzione?
R. Avendo un filone fotogiornalistico nelle vene, sicuramente non accetto la manipolazione esagerata dell’immagine, la trasformazione totale dello scatto. Però dipende anche dal tipo di fotografia. Ad un fotografo di moda o pubblicitario non puoi bloccarlo troppo sotto questo aspetto.
D. E’ lecito intervenire per migliorare luci e toni di una foto?
R. Ma se lo scatto è buono già in partenza non si fa altro che enfatizzare e migliorare la situazione sempre senza estremizzarla. Ma se la base è pessima non è che si possa fare molto..
D. Che software usa per la post-produzione?
R. Per il mio workflow principale utilizzo Adobe Lightroom, per delle correzioni specifiche lavoro con photoshop ma lo utilizzo veramente per le funzioni elementari.
D. Che tipo di interventi fa di solito?
R. basilari, bilanciamento del bianco, colore, nitidezza e contrasto oltre ovviamente alla correzione ottica dell’obbiettivo.
Daniele Lanci:RAW, JPG e TIF
D. In che formato scatta di solito?
R. Raw sempre, jpeg solo di backup sulla seconda scheda della macchina fotografica
D. Se scatta in RAW, che software usa per gestire i file?
R. Sempre Lightroom
D. Ha mai provato con LightRoom? Se sì, cosa ne pensa?
R. Per il tipo di lavoro che svolgo, quindi con una mole di foto notevole, è perfetto. Vedo, seleziono, scarto, modifico ed esporto. Ci sono anche altri software simili ma al momento credo sia il più completo.
Informazione
D. Legge riviste di fotografia?
R. Certo ma soprattutto libri di autori
D. Consulta siti web di fotografia?
R. si mi piacciono molto e stando parecchie ore davanti al computer devo dire che per distrarmi dal flusso giornaliero di lavoro sono perfetti.
D. Ne consulta alcuni in maniera abituale, considerandoli un punto di riferimento?
R. Certo, soprattutto quelli di agenzie fotogiornalistiche come la noor o la vii agency
D. Partecipa a workshop o seminari?
R. Quando posso è sempre un piacere anche per condividere idee e sensazioni con altri colleghi
D. E fa parte di una associazione del settore?
R. Più di una. In Italia con l’ANFM (Associazione Nazionale Fotografi di Matrimonio). All’estero con la WPJA (Wedding Photojournalist Association).
D. Va a fiere e saloni di fotografia?
R. Raramente..
D. Cosa ne pensa, li trova utili?
R. Non molto, sembrano più un mercato all’ingrosso che fieristico.
Mostre di fotografia
D. Visita mostre di fotografia?
R. Certo. Ho visto ultimamente quelle di Capa, Salgado Francesco Zizola e Steve McCurry a Roma
D. Quali sono quelle che ha apprezzato di più in assoluto?
R. Mi ha colpito il colore di Steve McCurry e il reportage di Zizola
D. Qual è stata l’ultima visitata?
R. Robert Capa
D. Ha realizzato sue mostre fotografiche? Se sì, dove e quando?
R. Due mostre una a Torrita di Siena per l’ONLUS Misericordia e una ad Auletta (Salerno) con la collaborazione del giornalista di Repubblica Antonello Caporale riguardanti il sisma abruzzese del 2009 in particolare sul paese di Onna e la città di L’Aquila.
D. Ci racconti la più emozionante tra queste esperienze.
R. Ambedue sono state per me motivo di orgoglio ed emozionanti allo stesso modo.
Le attrezzature di Daniele Lanci
D. Attualmente, quali fotocamere usa?
R. due canon 5d mark iii e una mark ii
D. E quali obiettivi?
R. canon fisheye 8-15 canon 16-35 2.8, tamron 24-70 2.8 vc, canon 70-200 2.8 is, canon 35 1.4, canon 85 1.8, tamron 90 macro 2.8 vc
D. L’obiettivo che usa più spesso?
R. 24-70
D. Quali flash?
R. canon 580ex ii e canon 270ex ii
D. Qual è stata la sua prima macchina?
R. una Leica m7
D. Come si è evoluta nel tempo la sua attrezzatura?
R. sono passato dall’analogico al digitale senza grossa sofferenza. Ho utilizzato Leica, Olympus, Fuji, Nikon e Canon e devo dire che con tutte mi sono trovato sempre abbastanza bene. Adesso utilizzo esclusivamente Canon.
D. Ha mai fatto un cambio integrale di marca? Se sì, perché?
R. Si da Nikon a Canon quando quest’ultima usci con la prima full frame digitale, la 5d.
D. Dove acquista di solito le attrezzature? Fa spese online?
R. Si acquisto soprattutto online o da un negoziante di fiducia nella mia zona.
Daniele Lanci e la nostalgia della pellicola
D. Lavora ancora in pellicola?
R. Lavoro no, per diletto qualche volta si. Ormai nel mio ambito lavorativo, forse solo in alcuni situazioni artistiche di nicchia, non vedo più l’utilizzo dell’analogico come standard. Tempi moderni, tutto scorre con una velocità impressionante, tante volte è lento anche il digitale!
PRO – Daniele Lanci in studio
D. Com’ è fatto il suo studio fotografico?
R. E’ uno studio privato dove ricevo esclusivamente su appuntamento coppie o editor che richiedono il mio servizio fotografico. E’ composto da un paio di stanze con scrivania e poltroncine per accogliere i clienti e delle librerie con album e fotolibri, stampe e gigantografie sui muri, musica soft in sottofondo. Insomma cerco di mettere a mio agio il futuro cliente.
D. Quali sono le attrezzature specifiche da studio?
R. Non lavorando come fotografo di studio non ho alcun genere di attrezzatura per fotografia di moda still life o ritratto.
Info di contatto
- Nome: Daniele
- Cognome: Lanci
- Indirizzo: Vicolo Inversata ,19
- Città: Tivoli (RM)
- Telefoni: +39 342.00.42.688 – +39 0774.318.692
- Email: info@danielelanci.com
- Sito web: www.danielelanci.com
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