I fotografi hanno sempre dovuto viaggiare
Anche ai primordi della fotografia, quando l’attrezzatura consisteva, letteralmente, in una tonnellata di lastre di vetro, litri di prodotti chimici e una camera oscura mobile, i fotografi si avventuravano lontano da casa. Oggi non c’è più un angolo del mondo inesplorato, ma la fotografia di viaggio è ancora uno svago amato dai turisti e, per molti, il lavoro dei propri sogni.
La fame insaziabile di nuovi soggetti fa nascere nel fotografi il desiderio di viaggiare: nuovi posti significano cose nuove da vedere, e quindi nuove opportunità fotografiche. La fotografia aiuta inoltre ad apprezzare meglio la destinazione aumentando la capacità di osservazione. La fotocamera si è aggiunta al passaporto e allo spazzolino tra gli oggetti importanti da non dimenticare a casa e anche chi viaggia per diletto usa fotocamere più rapide ed efficaci di un equipaggiamento professionale di dieci anni fa.
Guardare a fondo nella fotografia di viaggio
Il problema oggi è inventarsi fotografie di viaggio nuove e diverse: con dieci miliardi di immagini su Internet che rappresentano ogni punto della Terra, ci sono poche possibilità di farsi notare. Una strategia è usare il vostro intuito per osservare a fondo, così da esaminare ogni scena più da vicino e scoprire i diversi livelli che la compongono. Questo dà spessore alle immagini, in modo che non siano solo registrazioni superficiali di elementi visibili ma raccontino a chi guarda la storia del luogo. Chiunque può fotografare una bella scena con buoni risultati: tutte le questioni tecniche sono state già affrontate e risolte.
Ma serve un tipo di approccio con maggiore intelligenza e riflessione per rivelare i livelli di significato sottintesi. Cercate di scartare ciò che è ovvio a favore di ciò che è meno immediato. Fotografate quando gli altri mettono via le fotocamere nelle giornate di pioggia e foschia, dopo il tramonto, negli angoli nascosti di luoghi solitamente non considerati fotogenici. Occupatevi dei più piccoli particolari della vita intorno a voi e vi si presenterà la più grande delle biografie. Non si tratta di essere diversi per il gusto di al esserle, ma di scavare sotto la superficie di una scena, senza dare nulla per scontato.
Dove di norma mettereste a fuoco il personaggio principale dell’immagine su uno sfondo ci sfocato, provate a fare il contrario, mettendo a fuoco oggetti lontani e lasciare la persona sfocata. Questo sposta l’enfasi, e magari per suggerire che l’ambiente è il palco permanente, mentre le persone sono solo comparse transitorie.
Per distinguere le vostre immagini potreste impiegare in forme estreme qualche tecnica come HDR, mappatura tonale e infrarosso. Più l’effetto è vistoso più tende tuttavia a essere dominante sul contenuto, allontanando l’immagine dalla realtà del luogo che rappresenta.
Preparatevi a essere diversi
Se avete accesso ad internet, probabilmente ne fate uso per cercare la destinazione, acquistare i voli e controllare recensioni di alberghi prima di prenotare la camera. Potete anche guardare come altri fotografi hanno ritratto il posto e i suoi luoghi di interesse turistico. Milioni di persone dallo spirito comunitario caricano le loro opere su siti come Photobucket, Panoramici, Flickr e altri. Una veloce ricerca della vostra destinazione avrà tra i risultati molte immagini: anche la ricerca dei luoghi più sconosciuti e remoti può dare un’enorme scelta di materiale.
In effetti questo potrebbe rovinare il gusto di scroprire il luogo di persona, ma equivale alla vecchia pratica professionale di visitare il sito scelto per un servizio fotografico prima di iniziare le riprese. Traete vantaggio da questo vasto archivio di immagini e studiate come potreste migliorare le foto esistenti, per esempio con un piccolo cambiamento di posizione o nella scelta dell’illuminazione. Questa operazione di analisi attiva vi aiuterà a sviluppare la vostra fotografia in generale. E quando vedrete serie di immagini apparentemente identiche, capirete quali sono state le strade più battute da evitare.