Mario D’Ippolito, autoritratto

La fotografia secondo Mario D’Ippolito

D. Quando e come ha scoperto la fotografia?

R. All’eta di 7 anni (1969), mio padre aveva una ” Kodak Instamatic 233 ” Quel oggetto mi ha sempre intrigato.

D. Ci racconti il suo primo approccio a quest’arte

R. Sempre a 7 anni, mio padre mi mise tra le mani la sua ” Kodak “, dicendomi che lui non appariva mai sulle foto di famiglia, dunque per una volta dovevo fare io la foto con mia mamma e mia sorella.

D. Ricorda la sua prima foto?

R. Si. solo che non la ritrovo più.

D. Quale è stato il suo percorso di crescita e apprendimento dell’arte fotografica?

R. Prima come passione personale, poi scuola di fotografia in Svizzera, nella città di Vevey, dove sono cresciuto,

D. E quali le sue tappe più significative?

R. Passione. Scuola di fotografia (1° premio della scuola). Concorso Europeo Kodak, Arles, Francia, premiato per delle foto fatte in una industria meccanica, foto acquistate dal muséo de l’ Elysée à Losanna. Assistente di diversi fotografi di moda (Vogue, Haarpers etc…), Parigi, Milano, New York. Percorso atipico nel mondo della fotografia, da qualque anno, disegno mobili e ogetti sui i quali applico una mia foto, ho messo in atto un concetto semplice ma necessario per me per andare avanti nel settore dell’imagine, concetto di unicità, infatti produco un solo esemplare per ogni mia nuova foto o ogetto da me disegnato, rilascio un certificato di unicità per ogni cosa.

D. Cosa rappresenta per lei la fotografia in termini emotivi?

R. La paura di non farcela in questo campo ha bloccato per molto tempo le mie emozioni.

D. E pratici?

R. Un gran casino, fatti diversi tentativi per vivere esclusivamente della mia passione.

D. Fotografa per lavoro o per diletto?

R. E proprio questo il problema !!!

Maestri e grandi fotografi per Mario D’Ippolito

D. C’è stato un incontro con qualcuno che si rivelato importante per la sua crescita?

R. Si, il mio professore di di fotografia, un rapporto molto difficile tra noi, due caratteri molto diversi ma quando guardavo le sue foto lo stimolo era al massimo.

D. Ha avuto un vero e proprio “maestro”?

R. Lewis Hine.

D. Per lo stile, ha fatto riferimento a quale grande fotografo mondiale?

R. Lewis Hine.

D. Chi sono i “grandi” di ogni epoca che ammira di più?

R. Lewis Hine, Edward Steichen, Jaques Henri Lartigue, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Irving Penn, Richard Avedon, Helmut Newton, Robert Mapplethorpe, Mario Testino.

D. Il preferito in assoluto?

R. Lewis Hine

Gli scatti di Mario D’Ippolito

D. Cosa le piace fotografare?

R. Tutto!

D. Qual’è il suo soggetto preferito?

R. Nessuno!

D. E il genere?

R. Nessuno!

D. Ci racconti il suo concetto di inquadratura

R. 1/3 – 2/3 Istintivo!

D. Che tipo di luci preferisce?

R. Quelle belle!!! Hahaha!!! Quelle che fanno in modo che la foto sia unica!

D. Quale nuovo genere di fotografia vorrebbe esplorare?

R. Inventare un modo di scattare senza fotocamera, registrare e poter scaricare su pc direttamente dal cervello.

D. Usa tecniche fotografiche speciali, come il macro?

R. A volte, non troppo.

D. Usa il bianco/nero con il digitale? Se si, ci parli di questa tecnica e di come la interpreta.

R. No.

Mario D’Ippolito e il fotoritocco

D. La sua opinione sul fotoritocco

R. Un male utile!

D. Quali sono, secondo lei, i limiti etici al fotoritocco?

R. Se si va troppo oltre, tanto vale fare un immagine artificiale al 100%, non servono più fotografi ma tecnici.

D. E’ lecito intervenire per migliorare luci e toni di una foto?

R. Penso che ognuno dovrebbe usare questi metodi con criterio.

D. E per rimuovere elementi di disturbo?

R. Idem sopra.

D. E aggiungere elementi, cieli oppure oggetti?

R. Si rischia di cadere nel ” kitch “, però un pò di ” kitch ” non guasta!

D. Che software usa per il fotoritocco?

R. Photoshop.

D. Che tipo di interventi fa di solito?

R. Formato, dimensione, inquadratura, luminosità, contrasto.

Mario D’Ippolito: RAW, JPG e TIF

D. In che formato scatta di solito?

R. I tre, dipende dal tipo di foto.

D. Se scatta in RAW, che software usa per aprirle i file?

R. Capture One

D. Ha mai provato con LightRoom? Se si, cosa ne pensa?

R. Si, non male.

Informazione

D.Legge riviste di fotografia? Se si, quali?

R. No.

D. Consulta siti web di fotografia?

R. Ogni tanto.

D. Ne consulta alcuni in maniera abituale, considerandoli un punto di riferimento?

R. No.

D. Partecipa a workshop o seminari?

R. Si.

D. Cosa pensa dei worshop?

R. Una cosa utile per agiornarsi sulle novità

D. Fa parte di un circolo fotografico?

R. No.

D. E di una associazione del settore?

R. Si, Unione Svizzera fotografi professionnisti.

D. Va a fiere e saloni di fotografia? Se si, a quali?

R. Si, Parigi, Milano.

D. Cosa ne pensa, li trova utili?

R. Molto utili, prezzi, novità, si può toccare con mano le novità.

Mostre

D. Visita mostre di fotografia?

R. Si.

D. Quali sono quelle che ha apprezzato di più in assoluto?

R. Irving Penn, Avedon, Mapplethorpe, Steichen, Lewis Hine.

D. Qual è stata l’ultima visitata?

R. Foto polizia scientifica, dagli inizi ad oggi.

D. La mostra che vorrebbe vedere?

R. La mia, però senza ricordare di aver fatto quelle foto!

D. Ha realizzato sue mostre fotografiche? Se si, dove e quando?

R. Si, Losanna, Parigi, Londra, Arles, Colledimezzo il mio bellissimo paesino nel cuore del’ Abruzzo, qualche altra ma non ricordo! ultimi 20 anni.

D. Ci racconti la più emozionante tra queste esperienze.

R. In una di queste, una signora mi parlava delle mie foto senza sapere che ero io il fotografo, molto emozionante!!!

Le attrezzature di Mario D’Ippolito

D. Attualmente, quali fotocamere usa?

R. Nikon, Rollei (vecchia)

D. E quali obiettivi?

R. In digitale zooms diversi da 12 – 300 mm, in pel. 35 mm – 50 mm – 85 mm / 1 : 1.4.

D. L’obiettivo che usa più spesso?

R. Nikkor AF-S 24 – 70 mm 1 : 2.8G ED (N)

D. Quali flash?

R. Il meno possibile, in studio Elinchrom

D. Quali cavalletti e teste?

R. Manfrotto.

D. Quali altri attrezzature o accessori usa?

R. Vari

D. Utilizza filtri? Se si, quali?

R. No.

D. Quale è stata la sua prima macchina?

R. Kodak Instamatic 233

D. Come si è evoluta nel tempo la sua attrezzatura?

R. Ho seguito le innovazioni tecniche.

D. Ha mai fatto un cambio integrale di marca? Se si, perchè?

R. No.

D. Dove acquista di solito le attrezzature? Fa spese online?

R. On line no, rivenditore ufficiale per prof. in Svizzera.

Nostalgia della pellicola

D. Lavora ancora in pellicola?

R. Si

D. Con quali corpi macchina?

R. Rollei 6/6, Nikon F3, FE2

D. Quali pellicole usa?

R. Kodak, 100, 400 asa

D. Per quali applicazione?

R. Ritratti.

PRO – Mario D’Ippolito in studio

D. Come è fatto il suo studio fotografico?

R. Lo affitto di volta in volta.

D. Dove si trova?

R. Svizzera, Vevey

D. Quali sono le attrezzature specifiche da studio?

R. Completa da studio.

D. Che genere di fotografia vi realizza?

R. Publicità, ritratti, nudi.

Info

  • Nome: Mario Vincenzo
  • Cognome: D’Ippolito
  • Indirizzo: Avenue de la Gare 25
  • Città: Vevey
  • Telefoni: +41 79 201 73 03
  • Email: info@mariodippolito.com
  • Sito web: www.mariodippolito.com

Portfolio

 
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