Time lapse: di cosa si tratta?

Il time lapse è una moderna tecnica di produzione video in cui, a differenza della tradizionale ripresa “cinematografica”, il video viene appunto generato partendo da singole immagini fotografiche montate in successione come fossero appunto fotogrammi. Questo fa si che l’andamento del video sia molto più veloce rispetto a quanto accade nella realtà; si ottengono quindi compressioni temporali (velocizzazioni) estreme rispetto al normale svolgimento della scena. Applicando questa tecnica, nel video finale sembrerà che la sequenza delle immagini scorra infatti molto più velocemente rispetto a quanto accade in un video tradizionale.

Con i time lapse c’è la quindi possibilità di vedere cose che in un video tradizionale sarebbe impossibile osservare. La capacità di riproduzione ultraveloce, infatti, permette allo spettatore di percepire movimenti di oggetti, svolgersi di situazioni e azioni di persone in una maniera che sarebbe impossibile ‘vedere’ nell’ottica di una percezione normale. Per farsi un’idea, è sufficiente pensare al movimento delle stelle oppure a quello delle nuvole o, ancora, al moto delle onde del mare. Una percezione ‘normale’ di queste situazioni rende impossibile cogliere nel dettaglio il movimento delle stelle, del mare o delle nuvole. Con un time lapse, invece, tutto si svolge velocemente e la percezione umana si apre ad una molteplicità di dettagli che sarebbe impossibile cogliere in condizioni visive ‘normali’. Esempio: le nuvole in corsa nel cielo, che nella realtà impiegano una decina di minuti per muoversi da un punto all’altro, nel video faranno lo stesso percorso in pochi secondi. La tecnica di produzione time lapse consente di realizzare video davvero unici ed è possibile utilizzarla in ogni tipo di scena: i paesaggi, i video aziendali, o semplicemente i video amatoriali saranno completamente – e piacevolmente – diversi da quello che siamo abituati a vedere.

Ecco un esempio di time lapse realizzato dal sottoscritto sul Ponte del Mare di Pescara, in Abruzzo:

Come fare un time lapse

Per tutti coloro che sono interessati a conoscere qualcosa in più sulla produzione time lapse, è possibile seguire questa guida introduttiva, anche se i segreti per realizzare dei timelapse perfetti e spettacolari sono tanti e assai complessi. Innanzitutto è importante capire effettivamente quali sono le attrezzature necessarie per la produzione time lapse.

Si può partire lavorando due diversi tipi di file:

  • immagini (meglio se JPG)
  • video

I time lapse di minore complessità possono essere realizzati anche da semplici appassionati e le sorgenti dei file possono essere anche cellulari o fotocamere compatte. Tuttavia, per realizzare un time lapse professionale e di alto livello qualitativo (come quello che avete appena visto in alto) è fondamentale possedere strumenti di ripresa di alta qualità, ma anche le necessarie attrezzature di supporto, che consistono tanto negli strumenti quanto nei software di post produzione.

In linea di massima se si parte da una ripresa video basterà velocizzarla, se si parte da immagini esse andranno montate in sequenza con la velocità desiderata per ottenere in video.

Seguiamo quindi, passo passo, il procedimento generico per realizzare un Timelapse.

RIPRESA

  1. Quando si scattano fotografie per la produzione di un time lapse è bene salvare sempre in formato RAW. Se volete, in fase di scatto potete associare anche la versione JPG. Sappiate che solo i file RAW vi consentiranno di realizzare poi in posto produzione le immagini ad altissima risoluzione e qualità che vi servono per il time lapse, mentre i JPG vi saranno comodi per creare una anteprima del video che volete realizzare. Potete anche decidere di scattare in RAW solamente e poi generare sia JPG di bassa qualità, che JPG in alta: i primi per il preview, i secondi per il video definitivo. Impostate file RAW di massima dimensione per avere poi tutta la risoluzione che vi servirà per effettuare il cropping (ritaglio) e gli eventuali movimenti di panning nella fase di post produzione, Purtroppo RAW grandi occupano molta memoria sulle schede, e i JPG “grandi” che se ne originano occupano molta memoria sul PC. Se non si dispone di molta memoria, quindi, è doveroso trovare un giusto compromesso tra formato dei RAW e memoria; cercate sempre di mantenere i file più grandi che potete, almeno 50/100% in più rispetto a quella che sarà poi la dimensione finale del vostro video.
  2. Utilizzando anche i file in JPG è possibile avere un’anteprima del video che si vuole produrre utilizzando il programma Quick Time Pro o, in alternativa, un software come Lightroom, Pinnacle, After Effects o Premiere.

POST PRODUZIONE DELLE IMMAGINI

  1. Quando si produce un time lapse partendo da file RAW è fondamentale possedere un programma specifico di “sviluppo” dei RAW, come Adobe Lightroom, Adobe Photoshop o equivalente, oppure il programma nativo della fotocamera, come il DPP per la Canon. Si tratta infatti dell’unico strumento capace di trasformare i file formato RAW in immagini apportando tutte le correzioni necessarie per produrre immagini perfette da montare poi in un filmato e ottenere un video finale a risoluzione molto alta.
  2. Prima di iniziare la produzione del time lapse è bene organizzare tutte le fotografie che comporranno il video all’interno di un’unica cartella. Qui troveranno posto la sottocartella dei JPG in alta qualità, separata da quella dei JPG in bassa qualità di preview e da quella dei RAW.
  3. A questo punto tutto è pronto per realizzare la sequenza di “fotogramme”, ossia immagini. Prendete quindi l’immagine centrale della sequenza e iniziare a modificare colori, contrasto, luce, esposizione e tutti gli altri paramenti fino a raggiungere il risultato desiderato. Quando si desidera “caricare” molto il video e renderlo ancora più esplosivo di un tradizionale time lapse, si possono “potenziare” i colori, agendo su saturazione ed esposizione. Lavorando invece sul contrasto di possono arricchire le immagini di dettagli che si vedranno risaltare nel video finale. In generale, consiglio di non forzare troppo la mano sulla saturazione dei colori, anche perché gli effetti migliori si ottengono usando sapientemente le ombre e rendendo le immagini il più naturali – o meglio, credibili, possibile. Nella produzione del time lapse è poi fondamentale prestare molta attenzione al bilanciamento del bianco. Se usate immagini, quindi file RAW, non preoccupatevete in fase di ripresa, perchè lo regolerete in post produzione. Se invece avete deciso di usare riprese video da velocizzare, quando si sta girando è necessario diattivare il bilanciamento del bianco automatico e regolarlo, di volta in volta, manualmente per avere la tonalità migliore per ogni situazione.
  4. Una volta salvate tutte le impostazioni per lo “sviluppo” del primo RAW che avete esaminato, ossia quello centrale della sequenza, applicate le medesime regolazioni a tutti gli altri RAW. Quando applicate una qualsiasi correzione alle immagini, ricordate infatti che essa va sempre applicata a tutte le foto della serie, altrimenti avrete salti di tono/colore/luce nel video finale. Ma ricordate anche di verificare bene le prime e le ultime alla luce di qualsiasi correzione apportata, per evitare di avere testa troppo chiara o coda troppo scura. E’ infatti necessario valutare con cura le immagini che saranno l’inizio del video e quelle che serviranno per la fase finale, sia come esposizione che per gli altri parametri.

CREARE IL VIDEO

  1. Per generare il time lapse vero e proprio serve ora un programma di post produzione video come Adobe Premiere, Adobe After Effects, Pinnacle e similari. Anche Lightroom può installare un plugin che funziona allo scopo. Se partite da un video importatelo e modificate la velocità di riproduzione in base alle esigenze e al soggetto. Se partire da una serie di immagini, importatele e montatele poi come sequenza video. Importante scegliere la risoluzione che si desidera ottenere per il video oltre che la “spaziatura” temporale fra le immagini.
  2. Arrivati a questo punto il meccanismo per procedere è semplice, e ogni software di post produzione video ha il suo procedimento. Su Adobe Premiere, ad esempio, bisogna creare un nuovo progetto e importare le foto come “sequenza di immagini”; a questo punto il programma riuscirà a riconoscerla automaticamente e ad importarla come successione di fotogrammi di un video.
  3. Volendo, prima di esportare il time lapse, è possibile scegliere effetti e regolazioni da applicare al video. I programmi di post produzione video permettono di scegliere tra tante opzioni differenti. Infine si procede al montaggio del time lapse, alla correzione del colore e all’esportazione nel formato video e alla risoluzione di preferenza.

 

 

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