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La fotografia secondo Federica Portentoso

D. Quando e come ha scoperto la fotografia?
R. Non c’è stato un momento preciso, fin da piccola giocavo sempre con macchine fotografiche.

D. Ci racconti il suo primo approccio a quest’arte:
R. Ho iniziato con una quantità di macchine fotografiche usa e getta fin dall’asilo, ma tutto è iniziato davvero a 16 anni, quando i miei mi regalarono la prima digitale.

D. Ricorda la sua prima foto?
R. Si, ero a New York quando me la regalarono, e fotografai un grattacielo.

D. Qual è stato il suo percorso di crescita e apprendimento dell’arte fotografica?
R. Inizialmente ho imparato da autodidatta, grazie a tutorial su internet e varie prove. Poi sono entrata a studiare all’Istituto Europeo di Design alla triennale di fotografia. Attualmente sto preparando la tesi, sarò laureata in fotografia entro pochi mesi.

D. E quali le sue tappe più significative?
R. I viaggi che ho fatto negli anni, in cui ho potuto fotografare i posti più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita e che mi hanno fatto capire quanto l’estetica è importante per la fotografia.

D. Cosa rappresenta per lei la fotografia in termini emotivi?
R. Sarebbe facile rispondere ”è il mezzo con cui amo esprimermi”, ma no, semplicemente come prendo in mano una macchina fotografica il resto intorno perde valore, ogni problema, ogni pensiero negativo.

D. E pratici?
R. Ho pochissima memoria purtroppo, e la fotografia aiuta molto.

D. Fotografa per lavoro o per diletto?
R. Iniziata per diletto, ma riuscire a collocarla anche in ambito lavorativo è il mio obiettivo dopo la tesi.

fotografa Federica Portentoso

Maestri e grandi fotografi per Federica Portentoso

D. C’è stato un incontro con qualcuno che si rivelato importante per la sua crescita?
R. Assolutamente si. L’incontro con Mirta Lispi, fotografa ritrattista nonché mia professoressa allo IED mi ha aperto gli occhi sulla fotografia, sui ritratti, sulla bellezza del corpo come soggetto fotografato. Molto di quello che sono, stilisticamente parlando, è spirato a lei.

Gli scatti di Federica Portentoso

D. Cosa le piace fotografare?
R. Paesaggi e donne. Questi sono i due soggetti principali delle mie fotografie, e quando riesco a collocare insieme un bel paesaggio con un bel soggetto, è quello il momento in cui mi sento in pace con me stessa.

D. Che tipo di luci preferisce?
R. Le luci naturali. La luce del sole è la miglior luce che io possa avere durante un servizio fotografico. Con o senza nuvole, ogni tipo di luce e riflesso è perfetta.

D. Usa il bianco/nero con il digitale? Se sì, ci parli di questa tecnica e di come la interpreta.
R. Raramente. Amo i colori, e la natura ce ne ha dati così tanti!

Federica Portentoso e la post-produzione

D. La sua opinione sulla post-produzione:
R. La post-produzione è fondamentale per la fotografia secondo me. Chiunque può scattare una fotografia, ma con la post-produzione noi possiamo personalizzare ancora di più il mood da dare alla foto.

D. Quali sono, secondo lei, i limiti etici alla post-produzione?
R. L’unico limite è che la post-produzione deve essere invisibile. La dove la post-produzione risulti evidente, allora quel limite è stato superato.

D. E’ lecito intervenire per migliorare luci e toni di una foto?
R. Ovviamente si. Cosa ci impedisce di farlo? A meno che non ci si trovi a scattare delle foto da reportage che devono assolutamente attenersi alla realtà, non ci vedo nulla di sbagliato.

D. Che software usa per la post-produzione?
R. Lightroom, CameraRAW e Photoshop CS6.

D. Che tipo di interventi fa di solito?
R. Luci, contrasti, ombre, color correction.

fotografa Federica Portentoso

Federica Portentoso: RAW, JPG e TIF

D. In che formato scatta di solito?
R. Scatto sempre in RAW.

D. Se scatta in RAW, che software usa per gestire i file?
R. Lightroom prima di tutto, e poi photoshop se c’è qualche correzione più spinta da fare.

D. Ha mai provato con LightRoom? Se sì, cosa ne pensa?
R. Lightroom è semplice da utilizzare, veloce, e permette di fare le correzioni base in un attimo a differenza di Photoshop.

Informazione

D. Legge riviste di fotografia?
R. Si, ma non in maniera costante. Mi capita di andare in edicola e uscire con una busta piena di riviste e poi non comprarne per un po’ di tempo.

D. Consulta siti web di fotografia?
R. Si, internet è il miglior modo per conoscere, ideare ed trovare ispirazioni.

D. Ne consulta alcuni in maniera abituale, considerandoli un punto di riferimento?
R. Vado spesso su Behance. Altrimenti mi piace andare sul sito issuu.com e ”sfogliare” i magazine online che trovo.

D. Partecipa a workshop o seminari?
R. Mi è capitato, tramite lo IED.

D. Va a fiere e saloni di fotografia?
R. Sono stata varie volte alla fiera della fotografia che fanno ad anni alterni a Roma e Milano.

D. Cosa ne pensa, li trova utili?
R. Le trovo utili per chi ha bisogno di consigli tecnici sugli strumenti fotografici, o per chi vuole comprare dell’usato. Ma trovo molto triste il target di ”fotografi” che vi si trova, e le modelle che vengono ”esposte” per essere fotografate. Non è un ambiente che mi stimola in alcun modo.

fotografa Federica Portentoso

Mostre di fotografia

D. Visita mostre di fotografia?
R. Si, quasi tutte le mostre fotografiche dei grandi fotografi che ci sono state negli ultimi anni a Roma le ho viste.

D. Quali sono quelle che ha apprezzato di più in assoluto?
R. Quando si tratta di natura e paesaggi io vengo sempre affascinata. Steve McCurry e Sebastiao Sagado le migliori.

D. Qual è stata l’ultima visitata?
R. Quella di National Geographic.

D. Ha realizzato sue mostre fotografiche? Se sì, dove e quando?
R. Ho partecipato a diverse mostre a Roma, in diverse serate, teatri, organizzazioni.

fotografa Federica Portentoso

Le attrezzature di Federica Portentoso

D. Attualmente, quali fotocamere usa?
R. Canon 5D Mark II.

D. E quali obiettivi?
R. 50mm 1.8 Canon, 24-105mm Canon, 75-300mm Canon.

D. L’obiettivo che usa più spesso?
R. Dipende da cosa fotografo ma direi che entrambi 50mm e 24-105mm sli utilizzo molto.

D. Quali flash?
R. Canon Speedlight 430EX II

D. Qual è stata la sua prima macchina?
R. La prima fu una Nikon Coolpix, ma la prima reflex digitale era una Canon Rebel Xti che a dire il vero ancora utilizzo nei viaggi più pericolosi (in Brasile ad esempio ho fotografato nelle favelas, e avevo quella).

D. Dove acquista di solito le attrezzature? Fa spese online?
R. Quasi tutto ciò che ho è stato preso da Sabatini ma qualcosa anche online su amazon.

fotografa Federica Portentoso

Info di contatto

  • Nome: Federica
  • Cognome: Portentoso
  • Email: federicaportentosoguarriello@ied.edu
  • Sito web: www.federicaportentoso.com

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