Si dice sempre che “la famiglia viene prima di tutto”, e allora prendete la vostra fotocamera e cominciate a scattare qualche splendido ritratto di gruppo alla vostra famiglia. Ecco quindi alcuni preziosi consigli:
Sguardo alla macchina
Se desiderate un “tradizionale” ritratto fotografico della vostra famiglia, avrete bisogno di accollarvi anche il ruolo di “direttore” per essere certi che tutte le facce e gli occhi dei presenti siano su di voi…e non altrove. Lavorare con un grande gruppo di persone può essere difficoltoso, soprattutto se siete alle prime armi con questo tipo di scatto. Cercate quindi di essere pazienti, ciò vi aiuterà ad avere le cose sotto controllo.
Quando tutti sono pronti e nella giusta posizione, non abbiate paura fare decine di scatti in successione o di utilizzare la modalità “scatto conitnuo” per sparare una raffica di click e garantiriv di avere in memoria almeno un fotogramma che contenga tutti i soggetti nella foto con li sguardo rivolto verso di voi.
Ovviamente è bene sapere che in una foto di grande gruppo il contatto di chi guarda la foto con gli occhi dei fotografati non è sempre essenziale; a volte, alcuni scatti che hanno una mancanza intenzionale di questo sguardo verso la macchina da parte di qualcuno possono essere molto più interessanti ed espressivi.
Ovviamente non è una regola, ma una situazione che varia da set a set, quindi non fateci affidamento, ma sfruttatela come optional. Così, piuttosto che forzare i soggetti a guardare continuamente la fotocamera, cercate di far guardare i soggetti in diverse direzioni per ravvivare un po’ la scena.
Scatto tradizionale o creativo
Lo scatto “tradizionale” non è per tutti e non è necessariamente quello giusto per ogni occasione. Valutate sempre in anticipo questo elemento. Se ritenete che sia il caso e desiderate farlo, potete quindi dare spazio alla vostra creatività e cercare anche di divertirvi, inventando situazioni e inquadrature diferenti dal classico.
Fondete la vostra personalità con i fotogrammi che state realizzando, “travasatecela”. In ogni caso mettete sempre i soggetti a loro agio, perchè questo è il primo passo basilare per ottenere immagini che appaiano davvero scattate in un ambiente confortevole o familiare. Ciò contribuirà anche a dare carattere e personalità al vostro risultato.
Illuminazione
Come per tutte le fotografie, anche nel gruppo di famiglia l’illuminazione è la chiave fondamentale per dare forma e consistenza ai soggetti. Se gli scatti vengono fatti all’interno e non potete permettervi una costosa illuminazione artificiale – flash o continua – usate quella che è la forma di luce meno costosa e più importante: il sole!
Posizionare quindi il gruppo con i visi rivolti verso una grande finestra libera da ostacoli, oppure mettete i soggetti in parallelo ad essa. Se è una giornata particolarmente brillante, coprite la finestra con un velo sottile di stoffa bianca atta a diffondere la luce, come ad esempio una tendina di cotone bianca, che agirà appunto come un diffusore professionale creando una luce più morbida e con ombre più dolci.
Se si decide di utilizzare il flash anche al chiuso, forse dovreste utilizzare un diffusore per attenuare l’effetto ed evitare lo sbiancamento della pelle.
Luce da dietro
Quando si parla dei ritratti di famiglia è davvero possibile lasciare ampio spazio alla vostra immaginazione e eseguire test e prove per avere degli scatti interessanti. Sfruttate, ad esempio, la luce posteriore ai soggetti, sia in interni che in esterni, ma in questo caso ricordate sempre che la forte luce del sole diretta può causare delle ombre che potrebbero andare a oscurare elementi importanti della foto.
Con il sole dietro, se ben usato, i soggetti svilupperano una silhouette creativa sotto forma di sottile alone luminoso. Potreste poi aggiungere un punto di riempimento in flash per riportare i dettagli e generare un alone di luce intorno ai soggetti, separandoli dallo sfondo.
No al sole in faccia
In esterni evitate di avere il sole esattamente dietro di voi, ma soprattutto in faccia ai soggetti, poiché in questo caso i modelli potrebbero restare abbagliati a causa della luce eccessiva e assumere delle strane espressioni, smorfie non proprio fotogeniche. Date invece uno sguardo intorno a voi – c’è da qualche parte un punto che offre qualche ombra?
Scegliete un portico, un ombrellone o addirittura utilizzate un lenzuolo bianco legato sopra le loro teste. Per questo ultimo suggerimento potreste addirittura legare gli angoli del lenzuolo alle spalliere di quattro alte sedie e chiedere al gruppo di sedersi sotto, seppur complesso, ciò potrebbe trasmettere alla foto il senso di un rilassato ritratto estivo.
Abiti e accostamenti
Oltre ai soggetti veri e proprio, è possibile includere nella foto anche altri elementi che servono per legare visivamente tra loro i presenti nel ritratto – come per dire “sì, siamo una famiglia!”. I suggerimenti in questo senso includono la corrispondenza dei colori negli abiti e l’ambiente che li circonda.
Se si desidera uno scatto più tradizionale o rilassato, potete chiedere alla famiglia di indossare delle tonalità pastello o colori più naturali. Optate per delle tonalità luminose e forti per scattare una foto più energica e briosa.
Bambini e sottogruppi
Scattate una foto della famiglia sia seduta che in piedi, sperimentate poi con metà gruppo in piedi e metà seduto. Dividendo il gruppo su livelli diversi il visualizzatore della foto avrà a disposizone un’immagine più dinamica, ed essa costringerà il suo occhio a girare intorno alla scena.
Anche se sono spesso molto vivaci e irrequieti, quindi l’esatto opposto di quel che serve per stare bene in posa, includete nella foto i bambini, soprattutto vi sono figli e genitori nella foto. Non solo questo vi aiuterà a diversificare la disposizione dei soggetti, ma potrà contribuire a rivelare la personalità dei vostri bambini. Per esempio, una sedia non è solo un oggetto per sedersi, uno dei soggetti potrebbe strisciare sotto di essa, appoggiarvisi, o si potrebbero proporre diversi figli su di essa in una sola volta, ecc.
Obiettivo
L’obiettivo ideale per realizzare uno scatto tradizionale di un gruppo di famiglia è un grandangolare, perfetto per abbracciare visivamente l’intera famiglia anche se molto numerosa. Se quello che volete è un’istantanea più rilassata, usate invece uno zoom per passare da uno scatto a grandangolo con sfondo incluso e a fuoco, a un piano più ravvicinato che mandi fuori fuoco il fondale e offra dei ritratti più emozionanti e incisivi.
Scegliete un diaframma inferiore o pari a f5.6 ed eliminate così lo sfondo. Questa scelta offre la possibilità di giocare con chi o cosa si trova a fuoco.
Punto di scatto
Provate a dimenticare i noiosi primi piani; siate originali e cercate più angoli d’ispirazione. Salite ad esempio su una scala, o su una sedia, e scattate guardando verso il basso le facce dei soggetti che guarderanno voi verso l’alto. Questo è un metodo ottimo se si dispone di un grande gruppo di persone o se desiderate ottenere un posizionamento più creativo.
In alternativa, sdraiatevi con la schiena a terra e scattate puntando direttamente al centro del gruppo. Anche il porre la fotocamera in senso obliquo, facendole assumere un certo angolo può produrre delle stimolanti opzioni creative. I ritratti fatti di profilo possono anch’essi risultare molto creativi.
Divertirsi per divertire
Cercate comunque di divertirvi e far divertire! Scatenate l’entusiasmo e chiedete alla vostra famiglia di correre, saltare, girare, ballare, giocare e soprattutto di ridere! Fate fare loro delle cose che gli permettano di eliminare ogni rigidità o formalità. Incorporate il movimento negli scatti di gruppo, svilupperete in questo modo l’interesse e immediatamente i soggetti saranno rilassati, e così anche chi visionerà la foto.
Per bloccare l’azione scattare tra 1/125 a 1/500, potrebbe essere necessario alzare l’ISO in condizioni di scarsa illuminazione o anche utilizzare un flash. In alternativa, per ottenere un effetto di mosso creativo e riflettere la connotazione del movimento, potrete utilizzare una velocità di scatto tra 1/8 a 1/15 di secondo. Utilizzare l’AF continuo, se la fotocamera che state utilizzando dispone di questa funzionalità, e lavorate sul movimento per mantenere vivi i soggetti.
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