Fotografare il trabocco Turchino
Benvenuti in questo tutorial della serie “location fotografiche”, dedicato all’analisi dei migliori punti di ripresa (shooting spot) per fotografare il Trabocco Turchino, a San Vito Chietino, in Abruzzo.
Come abbiamo appena detto, il trabocco Turchino si trova in Abruzzo, in provincia di Chieti, nel territorio del comune di San Vito Chietino, per la precisione poco a sud del centro abitato di San Vito Marina.
San Vito infatti è composto dal paese alto, su un promontorio a dominare l’Adriatico, e dalla “marina”, il paese basso, che affaccia sul mare.
Come arrivare al trabocco Turchino
Al trabocco, che si trova poco a sud del paese di San Vito Chietino, si arriva comodamente dall’autostrada A14, uscita al casello di San Vito – Lanciano.
Si raggiunge il paese alto di San Vito Chietino e poi si scende alla “marina”. Da qui si segue la statale 16 in direzione sud per un paio di Km.
In una curva, poco prima di raggiungere il celebre “promontorio dannunziano”, sul lato mare si trova l’accesso al trabocco.
In quel punto le possibilità di parcheggio sono minime, giusto 2 o 3 posti auto dal lato opposto della curva; l’alternativa è un piccolo parcheggio circa 100 metri prima sulla destra (andando verso sud).
Se parcheggiate li, quando andate a piedi al trabocco fate massima attenzione: non ci sono marciapiedi e le auto corrono velocissime. Di notte il rischio è altissimo, quindi procedete con delle torce in mano, occhi aperti e segnalate bene la vostra presenza.
L’ingresso al trabocco in realtà è duplice: la rampa di cemento scende verso la spiaggetta, mentre se seguite il sentiero a destra, tra la vegetazione e il guard rail, trovate la discesa in terra a gradoni che vi porta all’ingresso vero e proprio del trabocco, dove inizia la passerella.
La posizione di San Vito Chietino, paese alto e marina, del trabocco Turchino e dei tre punti di ripresa.
L’ingresso al trabocco Turchino. Seguendo la discesa in cemento si arriva alla spiaggia (punti di ripresa 1).
Passando tra il guard-rail e la vegetazione si arriva alla discesa di terra per l’ingresso alla passerella del trabocco (punto di ripresa 2).
Che cos’è un trabocco
Ma cos’è un “trabocco”? Si tratta di strutture in legno che si protendono dalla costa (spesso alta e rocciosa) verso il mare per alcune decine di metri. Sono composti da una piattaforma, del tutto simile a una palafitta, e da una passerella che la collega alla costa.
Sono strutture di antica origine destinate alla pesca; elementi tradizionali molto caratterizzanti di questo tratto di costa abruzzese, come anche di altre zone costiere, sia italiane che di altri paesi.
Lungo la costa abruzzese, da Ortona verso sud fino al confine col Molise, ce ne sono a decine.
Molti sono ormai trasformati in ristoranti e sono stati snaturati sia nella funzione originaria che – soprattutto – nella struttura; come tali vengono infatti illuminati moltissimo e risultano quindi impossibili da fotografare di notte, a meno di non ricorrere a sofisticate tecniche HDR (vedi un tutorial).
Ne restano davvero pochi ancora nello stato e nella funzione originale, e tra essi il Turchino che, peraltro, è del tutto ricostruito essendo crollato anni fa per via dello stato di totale abbandono in cui era stato lasciato.
Come fotografare il trabocco Turchino: punti di ripresa
Vediamo ora i migliori punti di ripresa che possiamo sfruttare per fotografare il Trabocco Turchino e soprattutto cosa, come e quando scattare da essi.
Il dettaglio della poszione dei punti di ripresa 1 e 2
Punto di ripresa 1
Il punto di ripresa più interessante, perchè permette di scegliere vari tipi di inquadratura, con vari tipi di lenti, è la spiaggetta.
Ci si arriva a piedi in pochi passi dalla rampa di cemento.
L’ultimo tratto della discesa, dal piano della vecchia ferrovia alla spiaggia di sassi vera e propria è breve, ma ripido e friabile.
Attenzione a non scivolare sul pietrisco e cadere, soprattutto di notte.
- Dalla spiaggia partono tre piccoli moli di massi, utilissimi per trovare un punto di scatto dal mare. Fate molta attenzione perchè i massi sono scivolosi e, inoltre, spesso le onde li allagano totalmente, quindi occhio all’attrezzatura e non spingetevi avanti se non avete certezza di mare calmo.
- Dal moletto più vicino al trabocco, ma anche dall’altro più a nord, ci sono ottime inquadrature sia con tele che medio tele.
- Dal punto in cui inizia il molo più vicino al trabocco c’è un ottimo punto di vista con grandangolo per includere anche la spiaggia di sassi e i massi a pelo d’acqua.
Verso sud la spiaggia diviene rapidamente in pochi passi una scogliera, che prosegue fino ad arrivare sotto al trabocco, e oltre. L’idea di andarci è forte, lo so, ma il pericolo è enorme. I massi sono molto scivolosi e una caduta può avere conseguenza gravi. Evitate decisamente.
Di notte poi restate assolutamente lontani dai massi, anche quelli dei moletti.
Quando fotografare il trabocco Turchino
Da questo punto di ripresa si hanno eccellenti occasioni di scatto per l’alba solare, che si allinea facilmente dietro al trabocco semplicemente spostandosi lungo la spiaggia.
Lo stesso vale per l’alba lunare.
Al contrario, il tramonto qui è buono solo se verso mare si formano nuvole interessanti colorate dal sole che scende.
Da qui si può fotografare molto bene anche il trabocco con mare in tempesta, perchè – ovviamente in base alle condizioni di forza del mare – si possono trovare punti di scatto protetti dalle onde e anche, eventualmente, riparati da vento. Ovvio che in caso di mare mosso il discorso vale, in caso di burrasca no.
NOTA – Ricordate sempre che però la salsedine viaggia con l’aria, quindi proteggete sempre le fotocamere e le attrezzature con custodie antipioggia. Tornati a casa lavate con cura cavalletto e testa in acqua dolce per eliminare il sale.
Nella foto notturna questo punto di ripresa si presta bene per fare il trabocco con Via Lattea, nel periodo aprile-giugno.
Ricordate però sempre che qui la foschia è quasi sempre molto presente (sparisce solo dopo una giornata di maestrale) e quindi l’inquinamento luminoso, dovuto alla vicinanza del paese, è forte.
Non è un punto adatto a uno startrail perchè il nord non allinea con il trabocco. Al massimo si può sfruttare per allineare la “fascia di inversione”.
Punto di ripresa 2
L’altro punto di ripresa canonico per il trabocco Turchino. Si tratta del punto di accesso alla passerella, che è però chiuso da un cancello che impedisce di salirvi fisicamente.
Il vantaggio è di essere molto più protetto dal mare grosso e dal vento rispetto alla spiaggetta. Lo svantaggio è di avere una sola posizione di ripresa, peraltro molto stretta e limitata.
Il suggerimento è usare un medio tele per isolare il trabocco e l’orizzonte, oppure un grandagolare per includere cielo e/o passerella.
Cosa e quando fotografare
Questo punto di ripresa è buono per l’alba, ma non offre la possibilità di allineare il sole, ovviamente, perchè non ci si può spostare. Non è invece ideale per il tramonto, dato che il sole scende sempre alle spalle del fotografo; può funzionare solo se a mare si formano nubi interessanti che vengono illuminate dal sole calante o dal crepuscolo.
Per la notte valgono le stesse considerazioni fatte per il punto di riprea sulla spiaggia, anche se qui il nord è più vicino al trabocco in termini di allineamento e un eventuale startrail riesce a includere cerchio stellare e trabocco nell’inquadratura, a patto che sia una focale molto ampia (da 16mm in giù).
Punto di ripresa 3
In realtà esiste un terzo punto di ripresa valido per fotografare il trabocco Turchino, ma non si trova nelel sue vicinanze. Bisogna infatti raggiungere il belvedere del vicino “promontorio dannunziano”, che si trova circa mezzo Km più a sud.
Da li si ha uno straordinario affaccio sul mare e in direzione nord si vede benissimo il Turchino, con il porto di San Vito Chietino e poi quello di Ortona sullo sfondo.
Da qui il tele è d’obbligo.
Cosa e quando fotografare
Da questo punto si possono sfruttare tutte le condizioni di luce, meteo e orarie. Non allinea il sole ne al tramonto ne all’alba, ma offre il cielo e il mare con tutte le loro varianti di colore. Di notte è molto spettacolare grazie all’inquinamento luminoso.
Note piacevoli
Visto che siete in zona vi segnalo due pasticcerie in paese, alla “marina” di San Vito, proprio nello slargo centrale lungo la statale: la pasticceria Rosanna Iezzi e la pasticceria-gelateria Copa de Dora, una accanto all’altra, offrono una fantastica selezione di dolci regionali, tra cui
- “cell’arpien” (tradizionali e al mosto)
- “bocconotti” (di tradizione frentana con ripieno di cioccolato)
Da preferire: i primi da Iezzi e i secondi da Copa.
Galleria fotografica sul Turchino
Vediamo infine alcune immagini del trabocco Turchino prese dai punti di ripresa indicati.
Dal punto 2, notte con startrail.
Dal punto 1
Dal punto 3, crepuscolo. Ortona sullo sfondo.
Dal punto 2, tempi lunghi, mare mosso.
Dal punto 1, base del moletto di sud.
Dal punto 1, spiaggetta con mare mosso.
Ortona dal punto 1, crepuscolo con tempi lunghi.
Dal punto 1, con mare mosso.
Dal punto 3, notte con mare mosso. Tele.