Intervista alla fotografa Mel

"Avendo abbandonato la fotografia per tutta l’adolescenza, credo la tappa più significativa sia stata qualche anno fa: quando mi sono ritrovata con la mia prima reflex in mano, comprata mettendo da parte lo stipendio. E riavvicinandomi da zero alla macchina fotografica e alla fotografia."

Fotografi: intervista a Raffaela Scaglietta

"L’esordio professionale, senza dubbio. La pubblicazione. In una situazione di reportage molto difficile, in Thailandia a qualche ora dal terribile tsunami che ha spazzato via popolazioni e città, nel sud est asiatico nel 2004. Poi la seconda tappa in Cambogia e in seguito il primo passo avanti nella fotografia documentarista in Messico e un anno fa la realizzazione di un secondo reportage in una zona disagiata in Giappone, sempre dopo un evento naturale devastante."

Fotografi: intervista a Federico Tovoli

"Mi avvicinai per la prima volta a sette anni. Aiutavo il mio babbo in camera oscura, ascoltando Canzonissima alla radio a transistor, mentre con le pinze agitavo le copie nel bagno di sviluppo, venendo avviluppato dalla magia dell'immagine che appariva. Un paio d'anni dopo, il mio babbo mi mise davanti il libro "Storia della Fotografia" di Wladimiro Settimelli e, tra le immagini dei cowboys autentici, ebbi il mio primo impatto con Robert Capa, Stieglitz, la F.S.A e con la foto del cadavere del Che Guevara."

Scoprire la fotografia di Joan Colom

Joan Colom, spagnolo, si colloca davvero alle origini della "fotografia di strada". Il suo è uno sguardo fugace e disincantato su un’umanità nascosta, che proprio per questa sua fuggevolezza rappresenta una vera e propria miniera di soggetti fotografici, disponibili ovviamente solo a un'occhio attento e penetrante.